Il pentolino di Antonino di Isabelle Carrier, edito da Kite edizioni, è a mio avviso un piccolo capolavoro, che può aiutare i piccoli a toccare in modo semplice, sensibile e delicato il tema della “diversità”.
“Diversità” che non per forza è disabilità, ma rappresenta a mio avviso anche tutte quelle situazioni difficili nelle quali un bimbo può trovarsi e che portano a non sentirsi più come gli altri, diverso.
Il libro racconta di Antonino, un bimbo a cui un giorno è caduto in testa un pentolino, da allora egli lo trascina sempre dietro di sé. Spesso le persone vedono solo il suo imbarazzante pentolino e non le sue molte qualità.
Portare questo pentolino è per lui proprio una fatica, spesso perciò, il piccolo Antonino si arrabbia ed è triste.
Antonino vorrebbe tanto sbarazzarsi di questo pentolino, ma purtroppo proprio non ci riesce.
Le persone sovente non lo capiscono…finché una persona speciale gli insegnerà a convivere con il suo pentolino…e ad essere di nuovo felice!
Un libro che con immagini molto essenziali, ma chiare, unite a brevi frasi riesce a far comprendere emozioni e dinamiche che si instaurano nel bimbo in difficoltà e nelle persone che lo circondano.
Dà infine un positivo messaggio finale: con l’aiuto dell’altro le proprie difficoltà possono essere affrontate e valorizzate in modo positivo.
Diversità perciò che nel finale acquista valore di unicità e qualità “Ora la gente lo trova pieno di qualità…Eppure…Antonino è sempre lo stesso”.
Libro che per me non può mancare nella libreria di ogni bimbo, ma anche di ogni operatore sociale, educatore, insegnante e genitore…lo consiglio dai 4 anni in su.
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