Un libro che tratta argomenti molto importanti come la gentilezza appunto, l’amicizia, ma anche di ciò che noi vogliamo essere, ai nostri occhi e a quelli degli altri…
Vive in un bosco nero nero e passa le sue giornate a far dispetti e a terrorizzare tutti gli animali che incontra, ha persino frequentato la migliore scuola di cattiveria del paese…è proprio un cattivone che credeva di non aver bisogno di nessuno!
… una domanda subito l’assilla: se non potrà più fare paura agli altri abitanti del bosco che cosa potrà fare?
… Spino grazie all’incontro con il coniglio Bernardo imparerà che oltre alla cattiveria c’è anche la gentilezza, lo stare in armonia con gli altri. E quando le spine torneranno Spino si porrà importanti domande, perché tornare quello di prima?!!
Mi piace:
- la parte in cui Spino ritorna ad essere il terribile Spino “era nato per spaventare e fare dispetti, dunque avrebbe ripreso la sua vecchia vita”, ma lui dopo una scorribanda di prova si rende conto di non essere più quello di prima, “per lui non era più la stessa cosa. Tutto quello spaventare…ma perché?”…mi piace il messaggio del “si può cambiare, si può sbagliare e ricominciare, ma anche riscattarsi da etichette assegnate per cultura,per specie…”;
- il concetto che tutti devono sentirsi amati e voluti per quello che sono, come dice Bernardo a Spino ” Tu sei tu, con o senza spine”, il bene non si ferma all’apparenza va ben oltre!;
- l’amicizia fra Spino e Bernardo: vera, profonda che si basa sull’essere e non sull’apparenza;
- i disegni semplici e divertenti.
Qui trovate il libro:
Io lo consiglio dai 3 anni, già così piccini verranno colpiti dalle immagini e dal concetto buono e cattivo.