La scuola è ormai iniziata da qualche settimana, come sta andando l’inserimento a scuola?
Vostro figlio vi sembra in difficoltà? Piange e non vuole andare a scuola?
Abbiamo parlato con la Dott.ssa Marcella Accardi, pedagogista clinica che lavora con bambini ed adolescenti da oltre 20 anni, di questo tema: ecco i consigli che abbiamo sull’argomento!
Come aiutare il nostro bambino ad affrontare la scuola, il nuovo ambiente e persone sconosciute?
– possiamo incoraggiarlo e sostenerlo con il nostro sorriso. Il sorriso rassicura, incoraggia e vale più di mille parole non dette;
– ascoltiamolo e facciamogli capire che lo comprendiamo, che capiamo le sue difficoltà e sappiamo quanto per lui sia un momento faticoso;
– non minimizziamo e non ridicolizziamo le sue difficoltà, il bambino non è ancora in grado di comprendere il nostro “essere ironico” e non capirebbe il nostro modo di voler sdrammatizzare;
– evitiamo di fare dei paragoni con altri bambini “guarda lui com’è bravo…tu invece..”
– se dovesse piangere non scappiamo, ma cerchiamo di rassicurarlo, verbalizzando che ritorneremo a prenderlo. Il pianto è una reazione naturale, non chiediamogli di non farlo.
– permettiamogli di portare a scuola un oggetto“transazionale” per aiutarlo, nei momenti di maggiore difficoltà, a superare l’angoscia del distacco, qualunque cosa sia, il bambino rivede un collegamento con la principale figura di riferimento.
Con l’ingresso a scuola il genitore deve preparare il figlio dando il giusto significato a quello che sta accadendo. Deve essere accompagnato verso il mondo, permettendogli e aiutandolo a distaccarsi da noi.
Dobbiamo essere pronti a lasciarlo andare, dandogli fiducia e permettergli di sperimentarsi per raggiungere una maggiore autonomia operativa relazionale.
Ricordatevi che per aiutarlo a crescere dobbiamo aiutarlo e lasciarlo sperimentare. Le difficoltà e le frustrazioni sono fasi che dobbiamo lasciargli provare permettendogli di provare “per tentativi ed errori” a trovare autonomamente le soluzioni.
Il genitore potrà stare accanto al proprio bambino, ma non potrà e soprattutto non dovrà sostituirsi a lui. Si deve stare a una giusta distanza per sostenerlo nel momento del bisogno.
Ricordiamoci che il bambino apprende dall’esperienza e solo sperimentando, può sentire di farcela!
Se avete domande per la Dottoressa Marcella Accardi potete contattarci su FB o sul blog con messaggio o scrivendoci a famigliatuttofare@gmail.com
Grazie alla dottoressa per i suoi preziosi consigli!
#Famigliatuttofare