Un’altra piccola opera d’arte, sfogliata e letta mille e mille volte la sera, è Il principe Arturo e la principessa Leila di Béa Deru-Renard e Kristien Aertssen edito da Babalibri.
Questa storia racconta l’impresa del Principe Arturo che cerca moglie… o meglio della regina Irene che cerca la moglie perfetta per il figlio.
Le fanciulle contendenti il principe vengono dai quattro angoli del regno “indossano splendidi gioielli e sono pronte a tutto pur di sposare il principe Arturo” ma probabilmente non sono pronte alla futura suocera 😉
La regina vuole per il figlio una fanciulla che sappia preparagli un buon pranzetto, cucirgli un abito perfetto e sappia cantare un dolce minuetto. Tutte le fanciulle fanno del loro meglio ma nessuna soddisfa il principe e tanto meno la regina.
Intanto dall’altra parte del Mondo una tragedia simile si sta consumando: il padre della Principessa Leila ha scelto per lei un marito. Marito che ovviamente lei non ha mai visto e certo non vorrebbe sposare a scatola chiusa.
Che cosa accadrà?!
Siete curiosi di sapere come continua la storia? Vi dico solo che c’è un uccellino magico, tre desideri da esprimere e che la principessa Leila, lei è una principessa mica una fanciulla qualunque, non sa cucinare, cantare nè tanto meno cucire un abito perfetto.
Questo racconto piace ai miei figli e a me… non si tratta di una favoletta ma di una vera e avvincente storia d’amore contemporanea e attuale dei giorni nostri, dove la classica storia del principe e delle sfide che deve affrontare per raggiungere la sua sposa, si fonde con l’inserimento del “lontano”, non solo geograficamente, ma soprattutto culturalmente.
Una storia che parla in modo leggero di culture differenti che si incontrano, di luoghi comuni e stereotipi che svaniscono, di un amore vero e libero che sboccia…
Una storia che parla in modo leggero di culture differenti che si incontrano, di luoghi comuni e stereotipi che svaniscono, di un amore vero e libero che sboccia…
Una storia purtroppo ancora contemporanea, dove madri e padri decidono per i propri figli, senza ascoltarli e senza cercare di capire davvero ciò che loro vorrebbero fare.
E’ importante, invece, imparare a leggere nei loro cuori e a non fare sempre quello che noi riteniamo meglio per i nostri figli.
Leggetelo ve lo consigliamo è davvero molto bello.
Età di lettura dai 5 anni in su
#Iquattromoschettieri