Vi avevamo già parlato la scorsa settimana dell’Arnica, delle sue proprietà e d’usi, Raffaella, di Naturopatia che aiuta, questa volta ci parla di Iperico.
IPERICO – Hypericumperforatum L. – Comunemente chiamata erba di San Giovanni, un tempo era ritenuta magica, si credeva guarisse le più diverse malattie, predicesse l’avvenire, proteggesse dal male e dai morsi di serpente.
Anticamente veniva chiamata anche Cacciadiavoli, difatti alcuni autori fanno derivare il nome generico Hypericumdal greco (ypèr), sopra e (eicòn), immagine, forse intesa come “scaccio le immagini, gli spettri”. Per difendersi dai malefici, nel Settecento, si trovano degli scritti in cui l’Iperico insieme ad altre piante veniva utilizzato, come pianta magica, per scacciare i diavoli i quali sentendo l’odore bruciato di questo fiore scappano via.
Tradizionalmente, il tempo migliore per la raccolta è la notte o l’alba del 24 giugno, giorno appunto in cui si festeggia San Giovanni Battista.
Questa pianta la si trova facilmente in molti ambienti in quanto cresce tra lo 0 e i 1600 ms.l.m., è erbacea e perenne, alta circa 20-80 cm, predilige soprattutto terreni secchi e soleggiati. Fiorisce in primavera ed in autunno mostrando fiori di colore giallo-oro posti sulla sommità dei rami. Presenta un fusto eretto e legnoso alla base, con foglie opposte e perforate.
Durante i miei corsi sulle erbe, mi sono imbattuta in questa pianta per me miracolosa; personalmente la uso molto su tutta la mia famiglia come oleolito. L’oleolito di iperico si applica ogni qual volta ci si scotta, in quanto evita di far comparire sulla pelle le vesciche post scottatura ed è anche un riepitelizzante, in quanto favorisce la cicatrizzazione e formazione della nuova pelle.
Se vi trovate in un prato e vi tagliate guardatevi intorno, se trovate dei fiori di iperico non troppo vecchi, raccoglieteli, sfregateli sulla mano e poi mettete il composto sulla ferita. In poco tempo il sangue cesserà di uscire e la ferita inizierà il processo di cicatrizzazione. Naturalmente mi riferisco a ustioni e tagli superficiali, diversamente è importante rivolgersi al medico.
L’Iperico, oltre alle proprietà cicatrizzanti e riepitelizzanti, in alcuni libri (DIZIONARIO DELLE ERBEMEDICINALI di Roberto Suozzi, Newton edizioni) lo citano anche come diuretico e antibatterico, soprattutto a livello dell’apparato genito-urinario. In farmacologia, secondo il libro di Fabio Firenzuoli “Interazioni tra erbe, alimenti e farmaci” edizione tecniche nuove, viene oggi utilizzato a livello medico, nelle sindromi depressive di lieve-media entità, depressione stagionale e depressione climaterica.
L’Iperico, come altre piante, se somministrato contemporaneamente ad altri farmaci bisogna avvisare il medico in quanto interagisce con i farmaci inibendone o aumentandone l’efficacia.
RICETTA POPOLARE
Oleolito di Iperico
Prendete un baratto lo o una bottiglia di vetro trasparente, mettetevi i fiori di Iperico e aggiungete olio di oliva fino a riempire la bottiglia o il barattolo. Chiudere il contenitore ed esporlo al sole per un minimo di 15 giorni fino ad un massimo di 40. Grazie all’esposizione solare il macerato assume un colore rosso sangue. Al termine alcuni lo filtrano altri no, se ne fate un uso familiare potete non filtrarlo. Personalmente non lo filtro. L’unica accortezza è quella che se lasciate i fiori all’interno della bottiglia a mano a mano che l’olio diminuisce bisogna togliere i fiori in più perché se scoperti dall’olio ammuffiscono, ciò potrebbe contaminare l’oleolito e renderlo inefficace.
Per altre informazioni al riguardo ecco i miei contatti:
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Raffaella
Questo post è solo allo scopo conoscitivo, la naturopatia non è una branca medica, per problemi medici occorre sempre sentire il parere di un Dottore!
@famigliatuttofare
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